Cara Franca, attenta a chi hai dietro…
Ho compiuto gli anni di Cristo, ho solcato i sette mari, per le mie convinzioni etiche ho sentito l’odore delle patrie galere, ho lavorato per il Parco Paneveggio – Pale di San Martino, ne seguo il Comitato di Gestione da otto anni e zia Franca mi da del ragazzo senza i numeri per fare l’amministratore, che per “dire delle cose sull’ambiente, prima dovrebbe farle vedere chi ha dietro”.
Insomma Penasa ce l’hai proprio lungo, l’elenco dei sostenitori [541 di Rabbi] che ti danno il diritto di dare lezioni sulla democrazia e togliere la parola ai perdenti come me, che insieme al presidente del Caseificio di Primiero eravamo gli unici primierotti, esclusi direttore e presidente del Parco, alla Conferenza sulle Aree Protette di lunedì scorso.
Ti sei offesa perché ho dato delle marionette ai rappresentanti dei comuni nel Comitato, perché ho lamentato la lottizzazione etnicista delle cariche, perché ho sparato sul DDL che separa i ruoli tecnici da quelli politici rendendoli tutti politici.
Franca, se hai letto il giornale di ieri (“Parco, poltrona pronta per Zurlo”), forse hai capito come siamo messi quassù… la presidenza oggetto di baratto e prelazione, pressioni da piazza Dante, premio per il debuttante [avresti il coraggio di dire che non ha nessuno dietro, non essendo mai stato votato?], cintura politica della Cupola dei Sindaci. Dov’erano questi signori lunedì mattina? Secondo te quanti di loro sanno del progetto di revisione del Piano del Parco o hanno mai visionato un piano annuale / pluriennale di gestione? Quanti hanno approfondito e studiato le implicazioni di SIC e ZPS sul proprio territorio? Quanti hanno partecipato ad una, dicasi una, escursione organizzata dal Parco? Quanti hanno preso voti dalla popolazione sui temi della tutela dell’ambiente?
Cara Franca la Pasionaria, non ti accorgi di essere minoranza anche tu, quando dimostri di credere nell’Area Protetta che presiedi e ti batti davvero per una sintesi tra gli imperativi della tutela del territorio e le esigenze della tua comunità? Non ti accorgi che la biodiversità si sta contraendo e una specie infestante con tanti petali bianchi e glabri toglie l’aria anche alle tue belle stelle alpine pelose? Perché pensi come loro che la caccia all’ambientalista debba essere autorizzata dentro i Parchi?
Perché non tiri fuori gli attributi e dimostri a tutti quanti che i veri ambientalisti siamo noi montanari che da secoli gestiamo l’ambiente naturale con sapienza e rispetto e che se negli ultimi anni ci è venuta la betoniera facile è stata solo un po’ di gola e invidia della città, ma che siamo ancora degni di fiducia, ricchi di risorse intellettuali e spirituali?
Un saluto festoso e mi raccomando… attenta a chi hai dietro!
:DTM. aka Daniele Gubert, Tonadico