Eppure il Vanoi scorre ancora…
Se ho capito bene alla fine ci vogliono fare fessi, ovvero ammettere di essere fessi essi stessi… con l’art. 47 del disegno di legge n. 273/XIII (legge finanziaria 2008) i nostri dipendenti della Giunta provinciale propongono di disapplicare le norme di attuazione del Piano Generale per l’Utilizzazione delle Acque Pubbliche relativamente alle domande di concessione di derivazione d’acqua presentate prima dell’individuazione dei Siti di Importanza Comunitaria e delle Zone di Protezione Speciale (legge prov. 10/2004), aree soggette al vincolo idrogeologico come riordinato dalla legge prov. 11/2007.
Il caso della progettata centralina idroelettrica sul torrente Vanoi si appresta dunque a diventare un’altra barzelletta sul “Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d’acqua e delle aree protette” di cui la Provincia Autonoma di Trento ritiene di andare tanto fiera.
La centralina la propone un soggetto privato, il comune di Canal San Bovo esprime parere negativo in riferimento all’impatto ambientale e la V.I.A. boccia definitivamente il progetto nel 2002, nonostante i ricorsi parzialmente accolti dal Consiglio di Stato.
Intanto la Provincia recepisce la direttiva CEE sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, propone la perimetrazione di SIC e ZPS salvo poi pentirsene e farci fare a tutti la figura degli idioti a Bruxelles.
Ormai i Siti e le Zone nell’alta valle ci sono, allora il Comune si impegna al massimo per lobotomizzare il progetto di Parco Fluviale e anestetizzare l’Ecomuseo del Vanoi (un figlio mai pienamente riconosciuto), perché al sindaco è venuta un’idea geniale per risollevare il cuore verde del Trentino dal sottosviluppo industriale: “la centralina se la fón noialtri!“.
Sulle note dell’inno “crescere, crescere, crescere” si tirano dentro nel business la municipalizzata ACSM Spa di Primiero e altre partecipazioni pubbliche e private (i fornitori tecnici e di credito) presentandosi così alla popolazione: 3Km di torrente libero, meraviglioso e selvaggio in cambio di un piatto di lenticchie (17-18% di share) e due bottiglie di idrogeno.
H, la lettera magica che apre tutte le porte in Provincia… la quale decide dell’alta compatibilità ambientale del progetto e del non sussistere di altri interessi (ambientali, economico turistici, sociali) prevalenti, salvo storcere il naso per la compagine sociale così stranamente assortita (chi ha aggiunto quei posti a tavola?).
Ma un uccellino riferisce che la V.I.A. è di nuovo negativa, la concessione non si può dare là dove viene chiesta, il progetto viene ritirato cautelativamente e i soloni/sindaconi di Idrogenesis srl, unti di Preparazione H scendono a Trento a piangere merenda.
Dellai, Depaoli & co. che fanno? Vedi sopra, si rimangiano delibere di giunta, leggi provinciali, decreti del Presidente della Repubblica per la soddisfazione di bersi quell’ultima acqua insieme agli amici pubblici e privati cui sono state fatte oscene promesse!
La rana comune non s’ingozza mai di tutta l’acqua dello stagno in cui vive… purtroppo in Trentino regna ancora quella dalla bocca larga.
Eppure il Vanoi scorre ancora… Salviamo il torrente Vanoi!
:DTM. aka Daniele Gubert