Mozione strategica per l’Ente Comprensorio e la futura Comunità
Alla cortese attenzione del Sindaco del Comune di Tonadico (TN)
Nell’attesa di una riforma annunciata e poi seppellita dagli eventi, nel 1995 e nel 2000 l’Assemblea del Comprensorio di Primiero, rinunciando in parte alle sue libere prerogative, aderiva al disegno verticistico dei sindaci che risultavano gli unici candidati per la Giunta Esecutiva e la Presidenza dell’Ente.
Veniva estromesso in tal modo il dibattito politico dall’Assemblea, che perdeva di interesse al punto da rendere difficile il raggiungimento del numero legale, ma che soprattutto perdeva di progettualità autonoma avendo delegato alla cosiddetta “Giunta dei Sindaci”, (clone del club extra-istituzionale denominato “Consulta dei Sindaci”) ogni facoltà di proposta e innovazione.
Solo nell’ultimo anno di attività venivano attivate delle commissioni assembleari tematiche che tentavano, in extremis, un coinvolgimento più ampio delle rappresentanze comunali con l’intento di fornire risposte a problemi emergenti quali la ristrutturazione degli assetti della promozione turistica e degli enti locali intermedi.
Al termine di un percorso ingarbugliato fatto di passi avanti, passi falsi e passi doppi, nel marzo 2005 è stato approvato dalla Giunta della Provincia di Trento il disegno di legge di riforma istituzionale denominato “Il governo dell’Autonomia del Trentino: norme in materia di esercizio della potestà legislativa nonché di attribuzione e di esercizio delle funzioni amministrative dei Comuni, delle Comunità e della Provincia autonoma di Trento in attuazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza”.
La riforma, che negli auspici dell’abbondante maggioranza consigliare del presidente Dellai dovrebbe trovare approvazione e attuazione entro l’autunno, “trasferisce ai Comuni funzioni amministrative, già esercitate dalla Provincia e dai comprensori” prevedendo “l’obbligo, posto in carico ai Comuni medesimi, di gestione in forma associata delle funzioni attraverso la costituzione delle Comunità”.
Il nuovo assetto delle “Comunità”, che andranno a sostituire gli attuali Comprensori, individua i seguenti organi: Assemblea, Conferenza dei sindaci, Organo esecutivo e Presidente.
In proposito si nota che la disposizione transitoria prevede, nel caso di coincidenza territoriale tra Comprensorio e Comunità [ad es. il Primiero] che l’assemblea comprensoriale in carica assuma le nuove attribuzioni; la carica di sindaco sarà incompatibile con quella di rappresentante del Comune nell’Assemblea; l’Organo esecutivo, formato da tre membri, sarà emanazione diretta della Conferenza dei sindaci, mentre il presidente sarà eletto dall’Assemblea.
Lo Statuto dovrà prevedere le attribuzioni degli organi della Comunità riservando comunque all’assemblea la deliberazione degli atti di indirizzo e di programmazione, ivi comprese le linee strategiche per l’organizzazione dei servizi, dei bilanci di previsione e dei conti consuntivi, l’approvazione dei regolamenti, ivi compresi quelli di organizzazione e di disciplina dello svolgimento delle funzioni attribuite alla Comunità, la scelta dei modelli organizzativi e della forma giuridica dei servizi, la definizione delle politiche tariffarie e dei tributi locali nonché l’approvazione delle carte dei servizi e delle relazioni sullo stato di realizzazione degli obiettivi programmati e dei livelli di servizio deliberati.
Nell’imminenza della costituzione dell’Assemblea comprensoriale e della nomina degli organi (giunta e presidente) con le vecchie regole, sembra opportuno non procedere applicando anche le vecchie prassi, restituendo piena potestà all’Assemblea offrendo la candidatura di un Presidente “non sindaco”.
Si ritiene infatti che un presidente “super partes”, fuori dalle logiche di lottizzazione etnico-territoriale e non impegnato in altre onerose cariche istituzionali, possa fornire le garanzie e le energie indispensabili per la fase costituente della nuova e riformata “Comunità”, ponendosi come soggetto di raccordo e non prevaricazione tra le varie anime dell’Assemblea e l’Organo esecutivo (riservato quest’ultimo dalla riforma ai sindaci).
In tale ottica strategica per l’Ente Comprensorio e per la futura Comunità si impegnano il Sindaco, la Giunta, ed i rappresentanti del Comune di Tonadico nell’Assemblea comprensoriale, ciascuno per le proprie attribuzioni, a:
- Approfondire in Consiglio comunale le previsioni del disegno di riforma istituzionale approvato dalla Giunta provinciale avviando il dibattito sulle scelte da affrontare per la sua declinazione nel nostro ambito territoriale.
- Favorire la candidatura e l’elezione di un Presidente del Comprensorio che non sia contemporaneamente Sindaco di uno degli otto comuni del Primiero – Vanoi – Mis, in modo da creare le condizioni per un confronto leale e realmente innovatore rispetto agli assetti istituzionali e alle “relazioni sociali” della Comunità.
I consiglieri comunali
Daniele Gubert, Aurelio Gadenz