Replica sulle nomine a Tonadico
L’ex primo cittadino di Tonadico Fabio Bernardin, ora a capo dell’unica vera e dura e assoluta opposizione consigliare – a dire dell’avvocato cui ha fatto stendere un ricorso avverso alla delibera di designazione dei rappresentanti comunali nel Comitato di Gestione dell’Ente Parco Paneveggio – Pale di San Martino – sostiene su l’Adige di mercoledì 30 giugno che “si sta attuando palesemente un’opera di annullamento dei diritti derivati dalle norme basilari della democrazia delegittimando la minoranza”.
Racconta però la propria versione solo su un pezzetto della storia: a proposito del comportamento del suo gruppo nell’affollata ed estenuante seduta consigliare del 17 giugno si potrebbe tranquillamente affermare, di converso, che “si sta attuando un’opera di annullamento dei doveri derivati dalle norme basilari della democrazia, delegittimando le istituzioni.”
Tace infatti Bernardin sulla precedente nomina dei rappresentanti del Comune in seno al Consiglio dell’Unione dell’Alto Primiero: il gruppo Insieme per Tonadico, tra i cui banchi siedono ben due ex presidenti dell’Unione medesima, comunicava sprezzantemente il non interesse a presentare una candidatura per il seggio spettante alle minoranze. Dopo di noi il diluvio… un bel gesto volto ad esplicitare l’assunzione di responsabilità da parte della minoranza più rappresentativa di Tonadico rispetto al ruolo di controllo e verifica che in altri contesti rivendica violentemente!
Stesso comportamento in occasione della nomina dei membri supplenti nel Comitato del Parco: fate vobis, diceva il consigliere Ugo Bettega, preannunciando la non espressione del voto, per lamentarsi poi del risultato dello stesso.
Chi c’era ha potuto apprezzare anche il fair play della compagine in occasione della nomina dei rappresentanti delle minoranze nella Commissione bilancio: a fronte di due posti disponibili per le due minoranze presenti in Consiglio, costoro hanno inteso presentare due candidati con lo scopo di estromettere il gruppo più piccolo. Un altro magnifico segnale di rispetto verso le regole della democrazia ed un esempio di superiorità morale cui tutti dovremmo ispirarci.
La schizofrenia e l’autolesionismo di queste condotte ci parlano di un lutto incredibilmente difficile da elaborare, dopo trent’anni di dominio incontrastato sul paese; le lacrime e lo stridore di denti non sarebbero così forti tra i perdenti se l’avvicendamento nel servizio alla comunità fosse stato un evento naturale e frequente.
L’amministrazione degli affari pubblici non è una proprietà o un diritto dinastico, e non è neanche un concorso di bellezza per l’elezione di miss municipio… è una responsabilità che ti danno e ti tolgono i concittadini, molte volte senza consapevolezza o gratitudine. Chi riceve questo incarico lo deve onorare, fare del proprio meglio e restituire alla fine più talenti di quanti aveva ricevuti.
Chi preferisce seminare vento, rifiutandosi di riconoscere la vittoria altrui e colpendo le istituzioni per punire l’avversario, raccoglie tempesta.
Daniele Gubert
Consigliere comunale di Tonadico senza vincolo di mandato